L’isolamento termico di un condominio risulta essere un intervento trainante e permette di accedere al Superbonus 110% se durante l’analisi di fattibilità risultano verificati:
L’isolamento termico può essere realizzato in diversi modi, tra cui cappotto termico o facciata ventilata. Oggi affronteremo vantaggi, stratificazione e casi d’uso della facciata ventilata.
Gli elementi fondamentali perché la facciata ventilata renda al meglio sono:
Ecco i vantaggi dell’installazione di una facciata ventilata:
Non c’è un vero e proprio contro nell’uso della facciata. Ciò di cui bisogna tenere conto nella scelta tra cappotto e facciata ventilata è lo spazio disponibile in facciata, soprattutto in presenza di un grande numero di balconi: in questo caso, è meglio installare un cappotto termico tradizionale.
Ti mostriamo un caso esempio dei vantaggi della facciata ventilata su un edificio esistente attraverso il progetto di riqualificazione energetica di un condominio di Cento, in provincia di Ferrara.
Il condominio è stato costruito all’inizio degli anni ’60 ed è costituito da 13 piani fuori terra, tutti destinati ad abitazioni, tranne il piano terra che, invece, ospita alcuni negozi. La maggior parte degli infissi è in legno vetro singolo e il sistema di riscaldamento è a metano con impianto centralizzato.
In seguito al sopralluogo con l’analisi di fattibilità abbiamo stabilito come intervenire. Per migliorare l’efficienza energetica dell’edificio e il comfort all’interno abbiamo progettato un cappotto termico da posare sulla muratura esistente, che consentirà di migliorare l’inerzia termica della parete e anche di raggiungere i valori di trasmittanza previsti dall’Allegato E del DM 06.08.2020 per la zona climatica E.
Il cappotto termico esterno sarà realizzato con lastre in EPS di colore bianco e la stratificazione sarà di questo tipo:
Su alcune parti abbiamo preferito installare una facciata ventilata per dare un aspetto più moderno all’edificio.
Nell’immagine vediamo la progettazione di quella che sarà la nuova facciata che è data da un’alternanza di:
Come isolante – da posare in corrispondenza delle superfici su cui si realizzerà la facciata ventilata – abbiamo scelto la lana di roccia, in modo da garantire le migliori prestazioni di reazione al fuoco, visto che è posta in opera senza intonaco di rivestimento.
La lana di roccia è uno dei migliori isolanti perché è una fibra minerale, di origine naturale, evita le dispersioni e isola anche acusticamente. Si tratta di un materiale ignifugo e che non assorbe l’umidità.
Ed è il migliore da usare all’interno della facciata ventilata. Mentre all’interno di un tradizionale sistema a cappotto, anche con un isolante come l’EPS, di classe E, le prestazioni al fuoco vengono garantite dal pacchetto isolante abbinato a rasatura e intonaco di finitura, nel sistema descritto sopra il materiale isolante è posto in opera senza alcun rivestimento. Quindi, la scelta della lana di roccia, di per sé incombustibile, è sicuramente la soluzione più idonea e sicura.
Inoltre, è anche ecocompatibile ed è un materiale che rispetta i CAM – Criteri Ambientali Minimi – come previsto dal al D.M. 11 ottobre 2017. Si può usare sia per l’isolamento a cappotto della facciata sia per isolare la copertura.
Con l’intervento, che inizierà a breve, si avrà il passaggio dalla classe energetica F alla D, ovvero ci sarà il salto di due classi che permetterà ai condomini di accedere agli incentivi del Superbonus 110%. Per la facciata, si avrà anche l’accesso al Bonus facciate del 90%.
Riportiamo un altro esempio di stratificazione per la facciata ventilata: il sistema GHV di Granitech, sistema meccanico con clip a vista e lastre con spessore da 6 a 11 mm, con lastre di gres porcellanato e lana di roccia, come isolante:
Oltre ai vantaggi già visti per le facciate ventilate, alcuni sistemi presentano anche alcune caratteristiche particolari, quali, ad esempio di il sistema GHV di Granitech permette anche:
In generale, la facciata ventilata si può utilizzare anche sugli edifici esistenti, dal momento che è un sistema molto leggero.
Questo è un esempio della resa estetica che si ha con l’installazione di una facciata con gres porcellanato.
Esistono altri pannelli per la finitura delle facciate, come, ad esempio, materiali compositi con fibre di legno ecc. Tuttavia, la scelta del gres porcellanato in facciata è sicuramente la migliore. Ecco perché:
La realizzazione dell’isolamento della facciata deve rispettare il prezziario Regionale e o i prezzari informativi dell’edilizia pubblicati da Dei. Se non si hanno riferimenti come tecnici ci si può affidare ai “massimali specifici di costo per gli interventi sottoposti a dichiarazione del fornitore o dell’installatore”.
L’allegato I del D.L. Asseverazioni stabilisce che la spesa massima ammissibile per l’isolamento di strutture opache verticali è di 150,00 €/mq. E risulta di 200 €/mq nel caso di interventi di efficientamento energetico su pareti ventilate perché si tratta di una soluzione con performance e costi maggiori.
Per diminuire i tempi del cantiere, inoltre, è consigliato utilizzare cappotti ventilati con messa in opera a secco.
Dunque, come abbiamo visto ci sono diversi vantaggi nell’installazione di una facciata ventilata per realizzare l’isolamento termico di un edificio. E, in alcuni casi, è anche possibile alternarla al cappotto termico. Ancora una volta la fase di progettazione risulta fondamentale per l’efficientamento.
I tanti condomini riqualificati con il Superbonus da giugno 2020 ad oggi ci hanno confermato che ogni edificio è un caso a sé, per cui è bene studiare i materiali e le soluzioni tecnologiche più adatte a migliorarlo dal punto di vista energetico, del comfort e anche estetico.
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