Da qualche settimana il Superbonus 110% è ufficialmente diventato legge e sono stati anche pubblicati e approvati i Decreti Attuativi e il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che hanno chiarito alcuni dubbi riguardo a massimali di spesa, requisiti e modalità di cessione e sconto in fattura.
Il requisito principale da soddisfare per accedere al Superbonus 110% è che con l’intervento di maxi riqualificazione e miglioramento sismico si abbia il salto di due classi energetiche. Il salto dovrà essere dimostrato dall’APE post intervento e da un’asseverazione firmata dal tecnico.
Solitamente per fare questo salto viene proposto di installare un cappotto e di abbinare altri interventi minori sugli impianti e/o gli infissi. Noi, come tecnici, abbiamo già realizzato diversi cappotti ma ci siamo chiesti se sia possibile per una villetta accedere al Superbonus 110% senza fare il cappotto.
La realizzazione di un cappotto, infatti, è un intervento che dura dei mesi ed è anche un po’ invasivo per via del ponteggio. Di questi tempi, poi, risulta sempre più difficile trovare un’impresa edile che possa iniziare l’intervento in tempi brevi. Ci sono liste d’attesa e piuttosto lunghe per cui si rischia di andare oltre la scadenza entro cui fare domanda, ovvero il 31 dicembre 2021.
Dunque abbiamo preso in considerazione vari tipi di villette e abbiamo simulato, di volta, in volta, l’applicazione di diversi tipi di interventi in modo da vedere in quali casi si ha il salto di due classi senza fare il cappotto e quali sono i fattori che incidono di più.
Come interventi alternativi all’installazione del cappotto abbiamo considerato:
Inoltre abbiamo distinto le diverse tipologie villette in base a: struttura, lati esposti, eventuale isolamento del sottotetto e tipologia di infissi.
Vediamo quindi alcuni casi in cui avviene il salto e quando, e perché, invece non si riesce a raggiungere il requisito necessario per l’accesso al Superbonus 110%.
Consideriamo tre villette a schiera con tre pareti esterne. Si tratta di un caso abbastanza delicato perché all’aumentare del numero di pareti esposte c’è più probabilità di dispersione e quindi più difficoltà a fare il salto. Ogni villetta ha struttura diversa – mattoni pieni o forati – e può avere o meno una parete e/o il sottotetto isolato. In tutti e tre i casi supponiamo che gli infissi hanno vetri doppi semplici.
Ogni villetta, poi, parte da una classe energetica diversa: E, F, G. La G è la classe più profonda quindi se la villetta ha una classe con un valore molto lontano dalla F, per capirci, sarà più difficile intervenire.
Per ogni caso stabiliamo già da subito quali sono i valori energetici “target”, ovvero quelli da raggiungere con l’intervento perché si abbia il salto di due classi energetiche e il valore percentuale di risparmio energetico che si andrebbe a ottenere.
Come abbiamo già detto vogliamo dimostrare che il salto, nel caso delle villette, si può fare anche senza fare il cappotto.
Installiamo una caldaia ibrida – pompa di calore e caldaia a condensazione – e un impianto fotovoltaico da 6 Kw, inclinato a 20°. In questo caso vediamo che probabilmente in nessun caso si raggiunge il salto di due classi.
Solo nel caso di villetta con parete e sottotetto isolato si ha un basso scostamento dal target. Ciò nonostante con gli interventi si passa dalla classe E alla classe D, anziché alla C, ovvero si fa un solo salto che non è sufficiente per accedere al Superbonus.
Per migliorare ancora la classe energetica si possono installare valvole termostatiche oppure agire anche sugli infissi. Vediamo il caso in cui si vanno a sostituire gli infissi.
Oltre a mettere la caldaia ibrida e l’impianto fotovoltaico sostituiamo i vecchi infissi a vetro doppio semplice con infissi a doppio vetro basso emissivo in argon al 90% con stratificazione 4-20-4 in modo da abbassare di molto la trasmittanza del singolo infisso: da 3,10 kWh/m2 a 1,3 kWh/m2.
In questo caso solo la villetta con 3 pareti esposte, parete e sottotetto isolato riesce a fare il salto di due classi energetiche passando dalla classe E alla C:
Dunque il cambio degli infissi è stato decisivo per il salto della seconda classe. Siamo passati da uno scostamento rispetto al target, in negativo, di 4,6% allo 0,2. Ciò significa che l’intervento di cambio degli infissi ha inciso per il 5%.
Dunque le nostre simulazioni ci hanno dimostrato che è possibile che una villetta faccia il salto di due classi energetiche senza fare il cappotto ma intervenendo solo su impianti e, se necessario, sugli infissi.
Una svolta interessante per i proprietari di villette che possono abbassare i consumi energetici, – e il costo delle bollette – con l’accesso al Superbonus tramite l’aiuto di per tecnici e studi di impiantisti.
Ovviamente oltre allo studio di fattibilità bisogna anche tenere conto dei massimali di spesa imposti dalla Legge 77/2020 e degli altri requisiti di cui abbiamo parlato qui.
Noi abbiamo già cominciato ad aiutare condomini con più di 10 unità con la riqualificazione per l’accesso al Superbonus e continueremo a parlare di questo vantaggioso incentivo nei prossimi articoli, sui social e ella newsletter.
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