Richiesta Conto Termico: gli errori da evitare secondo il GSE

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COME EVITARE CHE LA RICHIESTA DELL’INCENTIVO VENGA RESPINTA 

Qualche giorno fa il GSE ha pubblicato un vademecum in cui ha raccolto le “criticità più diffuse e i chiarimenti operativi sulle richieste” del Conto Termico che insieme alle indicazioni del D.M. 16 febbraio 2016 aiuterà P.A., privati ed ESCo – nominate “soggetto responsabile” – a evitare che la pratica di richiesta dell’incentivo venga respinta.

In questo articolo parleremo degli errori da evitare nel richiedere il Conto Termico. Se sei interessato a fare richiesta di questo incentivo statale o vuoi saperne di più: contattaci.

Gli errori più frequenti nell’invio della domanda per il Conto Termico

I principali errori che vengono commessi nella compilazione delle richieste, secondo l’analisi del GSE, riguardano:

  • Carenze documentali
  • Mancanza del rispetto dei requisiti previsti dalla normativa di riferimento

Le criticità individuate dal GSE

Ciò nonostante dai dati condivisi dal GSE pare che tra tutte le richieste inviate tra gennaio 2018 e giugno 2019 – circa 136.000 –: per il 91% il parere è stato positivo, il 4% è ancora in lavorazione e solo il 5% delle richieste è stato respinto. Il numero di pratiche respinte sembra piccolo rispetto al totale ma si tratta di più di 6.000 pratiche.

Come ESCo, in effetti, non ci è ancora capitato che una pratica inviata da noi venisse respinta però pensiamo che sia utile sapere quali possono essere le eventuali criticità a cui fare attenzione perché sappiamo quanto lavoro c’è dietro e che il tempo è sempre un fattore molto importante di cui tenere conto nel caso degli interventi di efficientamento energetico.

Ma vediamo nello specifico perché 6514 pratiche sono state rigettate dal GSE:

  • Per più del 90% il motivo è stato – come già detto sopra – il mancato rispetto di regole applicative e leggi
  • A seguire l’invio di bonifici eseguiti solo per le detrazioni fiscali – forma di agevolazione non compatibile con il Conto Termico
  • 122 richieste sono state rifiutate perché il soggetto responsabile non aveva risposto in tempo alla contestazione inviata dal GSE.

Dall’indagine del GSE è venuto fuori che più della metà delle richieste rigettate riguardava l’intervento di tipo2.B, ovvero la “sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti o di riscaldamento delle serre e dei fabbricati esistenti” con impianti che funzionano con generatore alimentato da biomasse. A seguire l’intervento 2.C che riguarda l’installazione di impianti solari termici.

Invio delle richieste: i chiarimenti operativi del GSE

Rivediamo insieme gli errori più frequenti e i chiarimenti operativi del GSE perché non vengano ripetuti nell’invio di nuove richieste, sia quando se ne occupano direttamente i privati o le P.A. sia quando il Soggetto Responsabile è una ESCo.

Differenza tra “Soggetto responsabile” e  “Soggetto ordinante del pagamento”

Il “Soggetto responsabile” o “SR” è chi ha pagato direttamente le spese per realizzare gli interventi, ha presentato richiesta di riconoscimento degli incentivi al GSE, ha stipulato il contratto con il GSE e ricever gli incentivi, deve conservare tutta la documentazione per la durata dell’incentivo e i 5 anni che seguono dopo la ricezione dell’ultimo importo.

Ecco perché SR e SO – Soggetto Ordinante – devono coincidere perché la richiesta venga accettata. Quindi tutti i pagamenti devono essere sostenuti dal Soggetto Responsabile che è anche l’intestatario delle fatture e l’ordinante di ogni bonifico.

Gli unici casi in cui è possibile che il pagamento viene effettuato da soggetto diverso dal SR: caso di leasing o finanziamento, minore o inabile, conto cointestato.

Non compatibilità con altre agevolazioni fiscali

La richiesta di incentivo non può superare il 65% delle spese. Dunque il Conto Termico non può essere cumulato con altri incentivi come, ad esempio, le detrazioni fiscali. In particolare, nessun bonifico deve contenere il riferimento a leggi che riguardano altre forme di incentivazione altrimenti la richiesta viene rigettata. E se per errore si inserisce il riferimento errato bisogna annullare il bonifico e procedere con un nuovo pagamento.

L’importanza della certificazione Solar Keymark

Per accedere all’incentivo per l’installazione di impianti solari termici bisogna allegare alla richiesta il certificato Solar Keymark riguardante i collettori solari. Il certificato deve essere in corso di validità e presentare gli eventuali allegati nel caso in cui è prevista “l’installazione di una superficie lorda inferiore o uguale a 50 mq non ricompresi nel catalogo” per verificare i requisiti minimi di producibilità.

Certificato di smaltimento del generatore sostituito

Per poter fare richiesta dell’incentivo del Conto Termico per la sostituzione del generatore di calore bisogna presentare un certificato che attesta lo smaltimento del vecchio generatore e che sia numerato e vidimato dall’ufficio di registro o camera di commercio, o in alternativa, firmato e timbrato dal centro di smaltimento. In ogni caso il certificato deve ricondurre al generatore sostituito. Un’ulteriore possibilità consiste nel presentare un’autocertificazione del SR.

“Climatizzazione invernale delle medesime utenze”: cosa si intende

Per “medesime utenze” si intende che si accede all’incentivo per la sostituzione degli impianti di climatizzazione solo se il nuovo impianto servirà le stesse utenze. Si prevede, infatti, che il vecchio impianto fosse sottodimensionato o non più funzionante. Quindi, il nuovo impianto non potrà servire utenze diverse e nel caso avesse una potenza superiore, questa dovrà essere giustificata nell’asseverazione del tecnico.

Come abbiamo visto sono almeno 5 i motivi che possono portare al diniego dell’incentivo della richiesta di incentivo del Conto Termico e/o di invio della contestazione della richiesta.

Con l’approfondimento della guida del GSE – consultabile qui – inoltre, si nota che la maggior parte degli errori si ha nei casi in cui la domanda venga presentata direttamente da privati o Pubbliche Amministrazioni.

Scegliere una ESCo come Soggetto Responsabile 

Stipulare un contratto con una ESCo e nominarla Soggetto Responsabile ha molti vantaggi: la ESCo si occupa della diagnosi energetica pre-intervento, raccoglie e produce tutti i documenti necessari per l’invio della richiesta attenendosi alle norme del Decreto Ministeriale 16 febbraio 2016, e i suoi allegati.  del Conto Termico, che conosce molto bene, paga l’intervento e lo realizza.

Noi, come ESCo certificata secondo la UNI CEI 11352 ci occupiamo di diagnosi energetiche e richieste di Conto Termico come Soggetto Responsabile, soprattutto per P.A., dal 2008. Seguiamo le P.A. in ogni fase dell’intervento di efficientamento energetico: dalla diagnosi iniziale fino alla esecuzione e realizzaizone, ci occupiamo anche del monitoraggio dei risparmi ottenuti. 

Se sei una P.A. e vuoi sapere in che stato di manutenzione  si trovano i tuoi edifici pubblici e/o programmare degli interventi di efficientamento energetico da effettuare con l’incentivo del Conto Termico chiamaci allo 0517166459 o scrivi a info@gruppoeden.it. Uno dei nostri ingegneri ti richiamerà al più presto.

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