INCENTIVI PER L’EFFICIENZA NELLA REFRIGERAZIONE INDUSTRIALE
Oggigiorno il mercato della refrigerazione industriale si sta spingendo verso la realizzazione di soluzioni ad hoc che, oltre ad adottare le migliori tecnologie, sono progettate sulle specifiche esigenze del cliente e implementano sistemi di gestione e controllo che consentono di spingere il risparmio energetico ai massimi livelli.
Il risparmio energetico derivante dall’installazione di gruppi frigoriferi altamente efficienti si traduce in una riduzione dei consumi e conseguentemente in un beneficio ambientale e in un risparmio economico. Ma non solo. Tramite il meccanismo di incentivazione dei Certificati Bianchi, sviluppato dal Ministero dello Sviluppo Economico attraverso il GSE, è possibile ottenere un valido supporto monetario.
Come richiedere l’incentivo
I soggetti che realizzano l’intervento di installazione di refrigeratori condensati ad aria o ad acqua per applicazioni in ambito industriale possono rivolgersi ad una Esco accreditata, la quale presenterà la domanda di accesso agli incentivi presso il GSE. Sulla base del risparmio effettivamente conseguito, che sarà misurato tramite apposita strumentazione, sarà erogato l’incentivo da parte del GSE per i 5 anni successivi.
Per snellire le procedure, nel caso di installazioni di refrigeratori per la produzione di acqua refrigerata per processi industriali, il GSE predispone la cosiddetta “Scheda analitica n. 35E”. Tale scheda prevede che, entro 12 mesi dall’intervento, sia avviato un programma di misure volto a contabilizzare l’energia elettrica assorbita e l’energia frigorifera prodotta dal gruppo frigorifero. I dati misurati saranno quindi elaborati dalla Esco per determinare l’efficienza del sistema, la quale sarà confrontata con i riferimenti forniti nella Scheda n. 35E per valutare il risparmio energetico conseguito.
Qualora tuttavia si ritenga che l’impianto lavori in condizioni operative troppo severe, per cui un confronto con i valori medi di efficienza riportati nella Scheda n. 35E sarebbe troppo penalizzante, o qualora l’impianto non produca acqua refrigerata ma lavori in espansione diretta, la domanda di incentivo dovrà essere presentata sotto forma di Proposta “a consuntivo”. La Esco dovrà cioè elaborare una relazione tecnica in cui viene descritto l’intervento sotto l’aspetto dell’innovazione tecnologica, viene proposto un programma di misure per dimostrare l’effettiva efficienza del sistema, e viene individuato un riferimento, ovvero un indice rappresentativo della media di mercato di sistemi di refrigerazione utilizzati in analoghi settori, con cui confrontare le prestazioni del gruppo installato. In questo caso la Proposta (anche detta PPPM – Proposta di Progetto e Programma di Misura) dovrà essere presentata entro la data di collaudo dell’impianto, per cui è importante attivarsi il prima possibile per non rischiare di perdere l’incentivo.
Se state per intraprendere la strada dell’efficienza energetica vi suggeriamo di rivolgervi ad una Esco che valuterà il vostro caso specifico e vi guiderà verso il vostro incentivo.