Diagnosi energetica del Palazzo della Regione di Torino

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Attività svolte: rilievo dell’immobile (involucro edilizio, impianto termico), calcolo della prestazione energetica, confronto con i consumi reali, proposta di interventi di Energy Saving
Caratteristiche immobile: edificio di circa 1500 mq

Località: Torino
Anno: 2017

Il progetto

Grazie al bando POR FESR Piemonte 2014-2020 per sostenere” l‘efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico degli Enti Locali con una popolazione superiore ai 5.000 abitanti” abbiamo avuto la possibilità di eseguire diagnosi energetiche su alcuni edifici pubblici di Torino e provincia.

Il progetto mira a promuovere la riduzione di consumi energetici ed emissioni nell’ambiente.

  • miglioramento dell’efficienza energetica
  • riduzione dei costi per gli approvvigionamenti energetici
  • miglioramento della sostenibilità ambientale
  • riqualificazione del sistema energetico

La riqualificazione energetica degli edifici scelti e l’uso di fonti rinnovabili servirà da modello per tutti gli altri.

Il Palazzo della Regione

Prendiamo come esempio la diagnosi energetica di uno degli edifici più importanti di Torino: il Palazzo della Regione.
E’ costituito da 10 piani, di cui uno seminterrato e ha struttura portante in cemento armato.

Gli uffici della Regione Piemonte occupano molti dei 9 piani, ad eccezione del terzo, quarto e quinto piano. Gli uffici sono posti a nord, su tre ale.
Nel seminterrato ci sono l’archivio e altri locali tecnici, come la centrale termica e la centrale elettrica.

Una parte dei muri esterni  è  costituita da laterizi con rivestimento di pietra.
Come si vede nell’immagine ci sono moltissimi infissi, in gran parte, con telaio in metallo senza taglio termico, con vetrocamera poco spessa, e, spesso, c’è anche la sottofinestra. L’ombreggiamento è dato dalle veneziane.

Non essendoci le schede tecniche relative alle finestre, abbiamo ricavato i parametri in base a ciò che abbiamo visto al sopralluogo.

Ponti Termici

Abbiamo analizzato i Ponti Termici presenti nella struttura seguendo le indicazioni della norma UNI TS 11300-,facendo attenzione a angoli sporgenti e rientranti, dei solai, degli eventuali pilastri, degli infissi, di eventuali balconi.

Impianto di riscaldamento

L’edificio viene riscaldato tramite una centrale termica, composta da due generatori di calore standard a basamento, alimentati a gas metano. La centrale funziona durante il periodo invernale di riscaldamento previsto dalla normativa ed è gestita manualmente. L’accensione è a tempo e la temperatura di set point dell’aria ambiente nel periodo invernale è di 20°C.

C’è anche una pompa di calore a sei compressori per il riscaldamento invernale e il raffrescamento estivo, a cui sono collegati ventilconvettori a soffitto.
La ventilazione degli ambienti è sia di tipo naturale che meccanico. Quella meccanica è emessa da radiatori senza valvole termostatiche e ventilconvettori a pavimento o a soffitto.

Illuminazione

L’impianto di illuminazione è costituito principalmente da corpi illuminanti a fluorescenza. Le luci rimangono accese quando i locali sono occupati e vengono spente manualmente.

Per quanto riguarda il numero di apparecchiature elettriche ed informatiche utilizzate dai dipendenti, abbiamo fatto una stima del numero di PC, monitor, fotocopiatrici, CED e altre apparecchiature in base a quello che abbiamo visto durante il sopralluogo e in base alle planimetrie fornite.

Grazie a dati reali e stime abbiamo potuto creare il modello termico ed elettrico degli impianti.

Consumi

Il 75% dei consumi è dovuto al combustibile, utilizzato per il riscaldamento degli ambienti, mentre il 25% all’energia elettrica.

Modelli Energetici

  • Modello Termico

Il 75% dei consumi è dovuto al combustibile e, in particolare, alla sola centrale termica.

  • Modello elettrico

L’energia elettrica rappresenta il 25% dei consumi energetici totali. Abbiamo distinto tra: climatizzazione estiva e invernale, ventilazione, illuminazione e attrezzature varie.
Il 45% dei consumi elettrici è dovuto alla climatizzazione, ovvero all’uso delle pompe di calore.

Interventi

Le opportunità per migliorare l’efficienza energetica e ridurre i consumi le abbiamo inserite in un piano d’azione. Nel piano abbiamo definito le strategie con cui poter raggiungere gli obiettivi. Insieme alla committenza sceglieremo gli interventi più adatti a essere realizzati e che permetteranno, a parità di costi, di raggiungere i maggiori benefici.

Gli interventi che abbiamo previsto agiscono su tre diversi livelli: impianti, involucro e punto di vista gestionale. Gli interventi proposti sono:

  1. coibentazione dell’involucro opaco (intervento di carattere tecnico);
  2. sostituzione dei generatori di calore in centrale termica (intervento di carattere impiantistico);
  3. sostituzione delle lampade esistenti con corpi illuminanti a LED (intervento di carattere impiantistico);
  4. installazione di un impianto fotovoltaico in copertura (intervento di carattere impiantistico);
  5. formazione del personale e sensibilizzazione in materia di risparmio e energetico (intervento di carattere gestionale).

1.Isolamento solaio verso sottotetto

Per diminuire le dispersioni attraverso l’involucro opaco e limitare il flusso di calore ascendente abbiamo pensato di agire sul solaio rivolto verso il sottotetto non scaldato dell’ala principale dell’edificio.

Per scegliere il materiale da usare per la coibentazione e i valori di trasmittanza da raggiungere abbiamo fatto riferimento alle indicazioni fornite dal “Conto Termico 2.0”. Per raggiungere un valore di trasmittanza inferiore a quello previsto dalla legge abbiamo scelto di pannelli di polistirene espanso sinterizzato (EPS, λ=0,033 W/mK, spessore 12 cm e trasmittanza 0,23 W/m2K).

Dalla nostra analisi è emerso che l’investimento iniziale di 11.500 € potrà essere recuperato in circa 7 anni. Questo tipo di intervento rientra tra quelli incentivabili del Conto Termico. Se la richiesta venisse accolta dal GSE si avrebbe un beneficio pari a circa 6000 €.

2.Sostituzione dei generatori di calore

Viste le caratteristiche dell’impianto termico, consigliamo di sostituire le attuali caldaie standard a basamento con due caldaie a condensazione da 700 kW di potenza utile nominale, che generino sia riscaldamento che acqua calda sanitaria, modulanti, a gas naturale. Inoltre, si consiglia l’installazione di valvole termostatiche su tutti i radiatori esistenti passando a una regolazione climatica e ambiente.

Anche in questo caso, per scegliere il modello di caldaia migliore, abbiamo fatto riferimento al “Conto Termico 2.0”, optando per caldaie con rendimento termico utile si considera almeno del 98,2%, maggiore al limite previsto dalla legislazione vigente.

L’installazione di valvole termostatiche consentirà un’ottimizzazione dell‘impianto che immetterà il calore solo dove richiesto per il raggiungimento della temperatura di set point, con notevole risparmio in termini di energia, senza trascurare il maggior comfort degli utenti.

In questo caso l’investimento iniziale è di 96.000 € potrà essere recuperato in appena 12 anni. Una parte dell’investimento iniziale potrebbe essere coperta dagli incentivi previsti dal Conto Termico. Nel caso in cui la richiesta venisse approvata si avrebbe un beneficio pari a 34.500 €.

3.Installazione di nuove plafoniere con lampade LED

Viste le caratteristiche dell’impianto di illuminazione, consigliamo di sostituire tutti i vecchi corpi illuminanti con lampade a LED. Per individuare le lampade a LED con le caratteristiche previste dalla legge abbiamo seguito le indicazioni del “Conto Termico 2.0”.

Proponiamo di sostituire tutti i corpi illuminanti con lampade a con indice di resa cromatica:

  • maggiore di 80 per l’illuminazione degli ambienti interni
  • maggiore di 60 per l’illuminazione degli esterni ed efficienza luminosa maggiore di 80 lm/W.

La potenza da installare, a seguito del relamping, non sarà superiore al 50% della potenza sostituita, rispettando allo stesso tempo i criteri illuminotecnici previsti dalla normativa vigente. Si propone di sostituire tutte le lampade a fluorescenza con equivalenti tubi a LED e tutte le plafoniere quadrate con tubi fluorescenti con equivalenti pannelli a LED di forma quadrata.

L’investimento iniziale per la sostituzione delle vecchie lampade è di circa 50.000€, di cui 20.000€ potrebbe essere compensati dagli incentivi del “Conto Termico 2.0” se la richiesta venisse accolta. Denaro che potrebbe essere recuperato in 6 anni.

4.Installazione di impianto fotovoltaico

Visti i consumi elettrici, consigliamo di installare un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica per abbattere i costi. L’impianto che suggeriamo è costituito da pannelli di silicio cristallino da porre in corrispondenza dell’ala principale, in modo che siano rivolti verso Sud-Est.

Non prevediamo una sovrapproduzione di energia elettrica fotovoltaica durante l’estate perché  l’edificio risulta essere occupato in modo continuativo e perché il fabbisogno di energia elettrica per alimentare le pompe di calore per raffrescare gli ambienti è superiore a quella prodotta dall’impianto fotovoltaico.

Questo intervento, a differenza dei precedenti, non rientra tra quelli elenco di quelli incentivabili tramite il Nuovo Conto Termico. L’investimento in denaro è di circa 65.000 € che potranno essere recuperati in 8 anni e che permetteranno ogni anno un risparmio del 18 % a livello: economico, energetico ed ambientale.

Conclusioni

Finora abbiamo visto i singoli interventi e il risparmio che si ottiene in termini economici. Inoltre, sappiamo che allo stato di fatto, l’edificio rientra nella classe energetica D.
E se abbinassimo due o più interventi si avrebbe il passaggio a una classe più alta?

Abbiamo varie possibilità di abbinamenti. Quella che, però, permetterebbe il passaggio dalla classe D a quella migliore C applicando tutti e quattro gli interventi: isolamento solaio, installazione caldaie e valvole termostatiche , impianto fotovoltaico, installazione lampade a LED.
Così facendo si otterrebbe un risparmio di energia del 29%.

 

Preventivo