Presse Elettriche VS Presse Idrauliche
Efficienza energetica nel campo delle presse

Può esistere efficienza energetica nel campo delle presse? Certo che sì, oggi vi parliamo delle due presse più utilizzate e delle loro caratteristiche.
Prima di raccontarti quanti tipi di presse esistono e come funzionano ci teniamo a specificare che noi non ci occupiamo nè della produzione nè della loro commercializzazione. Piuttosto, nel nostro lavoro ci troviamo a misurare i consumi energetici di un pressa o a dimensionarla, ad esempio perchè consumi meno.
Le presse, impiegate per la compressione del materiale, si differenziano per tipologia di funzionamento e per il tipo di materiale che lavorano.
TIPOLOGIE
Le principali tipologie di presse che si trovano in commercio sono:
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Presse elettriche: azionate da un motore elettrico. La potenza erogata da questa tipologia di pressa è massima nelle sole fasi di apertura e chiusura dello stampo e di iniezione. Nelle altre sequenze di mantenimento il consumo energetico si può considerate quasi nullo. Le presse elettriche sono caratterizzate da una maggiore efficienza energetica, precisione, ripetibilità e il rumore è più basso rispetto ad altre tipologie di presse.
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Presse idrauliche: azionate da un motore idraulico. Anche quando i meccanismi sono fermi (ad esempio in fase di raffreddamento) la pressione dell’olio deve essere massima per mantenere bloccati i due semistampi. Qui la centralina elettrica a cui è collegato il motore della pressa lavora in ogni fase del processo a massima potenza.
CARATTERISTICHE
Le presse idrauliche sono caratterizzate dalla pompa, presente al loro interno, che pressando l’olio motore genera forza in superficie facendo girare il motore e spostando il carico. Queste presse sono composte da:
- gruppo generatore per la trasformazione dell’energia
- gruppo di controllo per raffreddare l’olio motore e mantenerlo a temperature adeguate
- gruppo di utilizzo, composto da pistoni
- motore asincrono trifase per convertire l’energia elettrica in energia meccanica
- pompa presente all’interno del motore per per mettere in moto la vite di plastificazione, ovvero azionare la pressione dell’olio che aziona i pistoni,
Il ruolo fondamentale nella pressa idraulica dell’olio motore condiziona anche il costo della manutenzione che incide a sua volta anche sui costi di produzione.
I vantaggi delle presse idrauliche sono: la riduzione degli attriti grazie all’olio motore; la riduzione del costo d’acquisto e la tecnologia consolidata. Ma d’altro canto ci sono anche diversi svantaggi, come: i consumi energetici elevati; i costi elevati di manutenzione; lo smaltimento dell’olio; i rendimenti sono minori e la rumorosità è elevata.
Le presse elettriche a differenza delle presse idrauliche sono costituite da un motore elettrico che converte l’energia fornita dalla rete elettrica in energia meccanica. La potenza erogata è massima solo nelle fasi di apertura e di chiusura dello stampo e di iniezione. Nelle altre sequenze di mantenimento il consumo energetico è praticamente nullo.
Il consumo medio delle presse idrauliche è di circa 6,5 kWh contro i 2 kWh delle presse elettriche. I vantaggi della pressa elettrica sono:
- Risparmio energetico del 50%
- Eliminazione dei costi di manutenzione dell’olio;
- Efficienza della produzione;
- Ripetibilità;
- Precisione
- Riduzione della rumorosità;
- Riduzione tempo di ciclo.
Per tutte le caratteristiche, i vantaggi e gli svantaggi le presse idrauliche costituiscono ancora la media di mercato nel settore dello stampaggio plastico. Per i lavori che hanno un cicli di tempo brevi, si preferisce utilizzare la pressa idrauilica per risparmiare energia e non pagare un prezzo elevato di consumi elettrici. Molte aziende scelgono di mantenere l’impianto idraulico con l’aggiunta dell’inverter che permette di abbattere i costi dell’energia elettrica di circa il 30-40%.