Diagnosi energetica: le proposte d’intervento

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interventi post diagnosi

LA DEFINIZIONE DEGLI INTERVENTI POST DIAGNOSI 

Nello scorso post abbiamo descritto la nostra procedura per eseguire le diagnosi.
 Procedura che abbiamo usato anche di recente per analizzare gli edifici della provincia di Savona per PROSPER. Qui approfondiamo la “Fase 2”, ovvero quella che abbiamo indicato come la fase delle “Proposte d’Intervento di Efficientamento Energetico”.

Dopo aver appurato l’esigenza di miglioramento dell’efficienza energetica e l’obiettivo da raggiungere, individuiamo buone pratiche e potenziali azioni per migliorare dell’efficienza energetica dell’edificio oggetto della diagnosi.

Al fine di dare una priorità all’implementazione delle azioni di miglioramento individuate è stata effettuata un’analisi multicriterio che tenga in considerazione gli aspetti:

  • Energetici: Riduzione dei consumi di energia primaria (kWh);
  • Economici: esplicitando gli indicatori  VAN, TIR, TR, TRA e IP;
  • Costo dell’energia risparmiata (CER) espressa in c€/kWh, fornisce l’esborso finanziario da sostenere per ogni unità di energia risparmiata;
  • Indice di profittabilità (IP) dato dal rapporto tra VAN e Investimento;
  • Valore Attualizzato Netto (VAN) (€);
  • Tempo di ritorno Attualizzato (PTA) (anni).
  • Ambientali: Tonnellate di CO2 evitate annualmente (ton/anno).

Per ottenere una diagnosi completa ed approfondita diventa importante considerare anche i possibili scenari in cui gli interventi di efficientamento energetico vengano realizzati in maniera sinergica, valutando così le possibili influenze relative alla progettazione.

Il risparmio maggiore, infatti, si otterrebbe, effettuando tutti gli interventi proposti. Questa soluzione comporta però, anche la spesa maggiore, spesa che non sempre è sostenibile. 
Dunque quando scegliamo quali, tra gli interventi proposti attuare, assegniamo un indice di profitto che decreta la priorità e poi studiamo le interazioni tra gli interventi a priorità maggiore.

Nella scelta degli interventi che verranno attuati puntiamo a:

  • miglior rapporto costi/benefici
  • minore spesa energetica
  • minori emissioni di gas serra
  • miglioramento del comfort termico, acustico e visivo

Dopo aver confrontato gli interventi e le varie interazioni tra loro stabiliamo un programma di attuazione degli interventi scelti.

Elaboriamo, infine, un piano di misura e verifica dei risparmi energetici conseguiti.

Le azioni di miglioramento che proponiamo possono essere così riassunte e suddivise per tipologia:

• Riqualificazione dell’involucro: es. cappotto alle pareti, isolamento della copertura o del sottotetto, sostituzione degli infissi. Prima di proporre l’attuazione di un intervento sull’esterno dell’edificio come il cappotto, consideriamo:

  • valore storico-artistico dell’edificio; non sempre è possibile modificare l’aspetto esterno degli edifici
  • presenza dei terminali di emissione (radiatori) disposti lungo i muri perimetrali
  • scelta di materiali che permettano di raggiungere i valori limite di trasmittanza previsti dalla normativa per ottenere un buon risparmio e l’accesso ai vari tipi di incentivo.

• Riqualificazione impianti termici: es. sostituzione delle caldaia. Nella gran parte dei casi consigliamo di sostituire il generatore di calore esistente con uno a condensazione modulante che abbia i requisiti tecnologici adeguati per accedere agli incentivi.

 L’intervento che proponiamo per migliorare il rendimento di regolazione dell’impianto di riscaldamento esistente è integrare l’attuale sonda esterna con un sistema di valvole termostatiche installate sui radiatori esistenti, passando così da una regolazione climatica a una regolazione climatica+ambiente (rendimento 98%, da norma UNI TS 11300-2).

 In un’ottica di risparmio e di adempimento dell’obbligo della contabilizzazione del calore (nel caso di condomini) consigliamo l’installazione di valvole termostatiche su ogni terminale di emissione.

L’installazione di valvole termostatiche consentirà un’ottimizzazione dell’impianto che immetterà il calore solo dove richiesto per il raggiungimento della temperatura di set point, con notevole risparmio in termini di energia, senza trascurare il maggior comfort degli utenti.  Questo intervento, per ottenere gli incentivi, è obbligatorio nel caso di sostituzione degli infissi e del generatore di calore.

• Riqualificazione impianto di illuminazione: es. sostituzione dell’impianto presente con uno nuovo LED. 
vecchi corpi illuminanti vengono sostituiti con lampade a LED facendo riferimento per quanto riguarda le caratteristiche dei corpi ai valori limite per i requisiti tecnologici. Una soluzione che risponde ai requisiti potrebbe essere sostituire tutti i corpi illuminanti con lampade con indice di resa cromatica maggiore di 80 per l’illuminazione degli ambienti interni e maggiore di 60 per l’illuminazione delle pertinenze esterne ed efficienza luminosa maggiore di 80 lm/W.

 La potenza da installare a seguito del relamping non sarà superiore al 50% della potenza sostituita, rispettando al contempo i criteri illuminotecnici previsti dalla normativa vigente.

• Impianti di produzione di energia rinnovabile: es. installazione di impianto fotovoltaico.
L’installazione dell’ impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica permette di abbattere i costi. Se la copertura è piana e sufficientemente grande proponiamo di installare lì l’impianto.
Consigliamo un impianto con pannelli solari di silicio-cristallino inclinati a Sud di 35°, ed aventi una potenza di picco tale da soddisfare la maggior quota possibile di fabbisogno elettrico, senza comportare un eccesso di produzione.

Nel caso si avesse un’inevitabile produzione di un surplus di energia elettrica, nei mesi estivi questo potrà essere immesso in rete tramite il sistema dello Scambio sul Posto, producendo ulteriori ricavi economici derivanti dalla vendita dell’energia non autoconsumata.
La tematica andrà comunque approfondita tramite misurazioni, controlli e studi di fattibilità.

• Suggerimenti e buone pratiche per la riduzione dei consumi: es. corso di formazione per gli occupanti dell’edificio e monitoraggio delle utenze più energivore.

Nella tabella puoi vedere quali incentivi o detrazioni sono previste per i vari soggetti (privati, pubbliche amministrazioni…) a seconda degli interventi che vengono effettuati:


L’asterisco nella detrazione al 50% per i privati
 che effettuano interventi di riqualificazione dell’illuminazione si riferisce agli apparecchi di illuminazione. Si ha, infatti, diritto a detrazione delle spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2017 per l’acquisto di mobili nuovi (tra questi, letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli,sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione).


Contratti EPC

Gli interventi di miglioramento selezionati possono essere attuati attraverso la stipula di Contratti a garanzia di risultato (EPC) con ESCO ed usufruendo di eventuali linee di credito a tasso agevolato.

I piani di misura e verifica dei risparmi sono uno strumento fondamentale nei contratti EPC per

  • monitorare nel tempo il risparmio energetico conseguito;
  • stabilire se sono stati raggiunti gli obiettivi garantiti dal contratto stipulato con la ESCo, questi sono , infatti direttamente correlati ai risparmi conseguiti.
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